Si procede alla vangatura, alla profondità di 25-35 centimetri. Se si incontrano particolari difficoltà nell’esecuzione di questo lavoro è consigliabile usare l’apposito robusto forcone. Il forcone foraterra, consigliato per l’orto sinergico, ha il pregio di areare la terra di coltivazione senza sconvolgerne la struttura degli strati che naturalmente si forma con il tempo.
Prima di eseguire la prima vangatura, è necessario distribuire il letame o il compost maturo (da 3 a 5 kg/m2) su tutta la superficie, senza tener conto delle colture che verranno in seguito messe a dimora, ma puntando a migliorare complessivamente il terreno. Nel caso di suoli molto poveri, queste quantità si possono aumentare (arrivando fino a 15 kg/m2 di compost maturo).
In mancanza di letame o di compost si può adoperare letame concentrato/essiccato, nelle dosi indicate sulle confezioni; inoltre è possibile utilizzare concimi a base di fosforo e anche di potassio.
Durante la vangatura bisogna togliere, se sono presenti, almeno i sassi di maggiori dimensioni e le piante infestanti, specialmente quelle che hanno rizomi (gramigna, sorghetta), parti di radici e altro. Prima dell’inizio delle coltivazioni, sull’appezzamento è necessario rifinire il terreno smosso in precedenza con l’operazione di vangatura. Dopo aver suddiviso l’appezzamento in aiuole o aver predisposto le porche, è necessario sminuzzare le parti di terreno più grossolane, ma questo è un intervento che si può eseguire in più riprese, specialmente quando si dispone di suoli compatti, completando il lavoro svolto dagli agenti atmosferici. Si dovrà curare particolarmente lo strato superficiale del terreno dove verranno collocati semi e/o piantine. Per questo lavoro di rifinitura si impiegano estirpatori-erpicatori superficiali e rastrelli. Una raccomandazione: evitate di lavorare i terreni quando sono bagnati o molto umidi, specialmente quando si tratti di suoli compatti o tendenti al compatto. Nele aiole già vangate. quando preparate il terreno per avviare le nuove coltivazioni, curate in modo particolare la sistemazione degli strati più superficiali, portando particolare attenzione alla livellatura del terreno.
Semine in campo
Nel mese di dicembre le temperature e la durata delle giornate non permettono di fare particolari lavorazioni nel nostro orto. Si può distribuire del letame e poi vangare ed arieggiare gli ortaggi al coperto. Insetti e funghi non sono un problema in questo mese.
Semine indicate sotto tunnel o serra: lattuga, ravanello, rucola e valeriana
Semine indicate in pieno campo: aglio, cece, cipolla.
Irrigazione: solo in caso di estrema necessità.
Concimazione: sempre per chi non l’avesse mai fatto è utile distribuire letame, poi interrare il concime e muovere il terreno tramite vangatura.
Togliere le foglie ed i residui di vegetazione per evitare il formarsi di muffe o funghi che potrebbero danneggiare il tappeto erboso. Effettuare il taglio e concimare, solo se non è stato fatto nel mese precedente.
Potare le piante, evitando le giornate molto fredde ed eventualmente trattarle per prevenire le malattie primaverili. Lavorare il terreno per prepararlo ad ospitare gli arbusti o i fiori della prossima stagione. Riparare le piante più sensibili al freddo con appropriati teli o altri materiali
Dicembre è il mese di preparazione del frutteto. Eseguire la concimazione di fondo e ricavare le marze per gli innesti da effettuare in primavera: nel frattempo conservarle al fresco o in frigorifero. Curare le “ferite delle piante” con la pasta cicatrizzante.
Continuare con i travasi e verificare lo stato di salute del vino ottenuto con adeguate analisi di laboratorio ed eventualmente correggerne i difetti. Arieggiare molto la cantina per mantenere la minima temperatura possibile, Nel vigneto iniziare le operazioni di potatura.
Luna nuova: si consiglia di non lavorare alcun tipo di vino . Lasciarli riposare.
Luna primo quarto: si consiglia di lavorare ed imbottigliare vini frizzanti, poichè questo periodo ne garantisce una buona qualità.
Luna piena: periodo ottimale per la lavorazione di tutti i vini.
Luna ultimo quarto: periodo ottimale per l’imbottigliamento di vini dolci e destinati all’invecchiamento
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