Con l’inizio dell’estate il contenimento e la lotta alle erbe infestanti diventano i lavori da attuare con maggiore attenzione.
Le erbe infestanti infatti, grazie alla loro grande adattabilità alle diverse condizioni ambientali, in questi mesi vegetano con particolare rapidità e vigore, a arrecano danni alle colture. Infatti la loro eccessiva presenza non solo riduce la disponibilità di elementi nutritivi ma, limitando la disponibilità d’acqua negli strati superficiali del terreno, induce appassimenti e crescita ridotta delle piante in coltivazione. Inoltre, non di rado, queste piante costituiscono un riparo o un punto di passaggio per parassiti, sia animali che vegetali, che poi possono attaccare gli ortaggi coltivati e, talvolta, come nel caso di afidi, aleurodidi, tripidi, trasportare pericolosissimi virus.
Il controllo manuale delle infestanti deve essere quindi effettuato con regolarità durante tutta la stagione: operate con una zappetta e direttamente con le mani nelle vicinanze delle piante ortive, cercando, nel limite del possibile, di estrarre per intero gli apparati radicali delle erbe infestanti.
E’ utile procedere con almeno due sarchiature al mese, zappettando intorno alle piante coltivate, in modo da rompere l’eventuale crosta di terra, limitare l’evaporazione dell’acqua degli strati superficiali e mantenere così il terreno fresco e soffice.
Vale la pena di raccomandare ancora una volta la buona pratica della pacciamatura (vedi mese di maggio) che, tra molti altri vantaggi, ha anche quello di rallentare sensibilmente lo sviluppo delle infestanti
Semine in campo
Siamo nel periodo in cui luce e temperature sono ottimali e le produzioni nel nostro orto sono abbondanti. Si rendono necessari parecchi lavori nell’orto: sarchiare e diserbare, ombreggiare gli ortaggi che con molta luce tendono a salire a seme come lattughe, spinaci e ravanelli.
In questo mese le foglie di aglio e cipolla dovrebbero iniziare ad ingiallire, sintomo che nel giro di circa 20 giorni saranno pronti per la raccolta. È bene continuare a controllare l’eventuale presenza di insetti o l’insorgere di malattie in modo da intervenire tempestivamente. È un periodo di intensa attività di raccolta ed è importante raccogliere i frutti pronti al consumo, in questo modo la pianta non utilizza le sue risorse per produrre seme e la produzione successiva non ne rimane penalizzata.
Semine indicate sotto tunnel o serra: cavolo, cetriolo, finocchio, sedano, zucchino (anche per la produzione di piantine).
Semine indicate in pieno campo: basilico, bieta da costa e da orto, cardo, carota, cavolo, cicoria, fagiolo, lattuga, porro, sedano, zucchino, anguria, asparago, cetriolo, cima di rapa, finocchio, prezzemolo, rapa, ravanello, mais, rucola.
Trapianto: basilico, melanzana, peperone, pomodoro e sedano. Irrigazione: le temperature sono sempre più elevate, è quindi molto importante irrigare per ottenere una buona produzione.
Concimazione: si possono distribuire piccole dosi di concime.
Tosare ed annaffiare regolarmente e dosare la concimazione in funzione dello sviluppo del prato e delle condizioni climatiche. Rigenerare, con appositi miscugli, il tappeto erboso dove necessario e procedere al diserbo dalle erbe infestanti a foglia larga. Se necessario effettuare trattamenti contro funghi e muschio.
Si seminano in piena terra: asparago, astro, alisso, amaranto, campanule, cavolo ornamentale, digitale, garofano, lunaria, margherite, primule, violacciocche, zinnie, zucchette. Si possono piantare gli ultimi bulbi. Nel giardino arrivano le prime fioriture.
Tenere controllato il frutteto dagli attacchi delle malattie e degli insetti. Eseguire le potature estive e prestare attenzione alla scacchiatura della vite. Se necessario diradare la frutta troppo fitta.
Travasare i vini rimasti e tenere sotto controllo l’acidità e la limpidezza. Controllare attentamente che la temperatura della cantina non salga troppo. Utilizzare le pastiglie antifioretta per la corretta conservazione dei vini nelle botti. Verificare lo stato di salute del vigneto e seguire il programma dei trattamenti. Con l’inizio dei primi caldi il vino non ancora imbottigliato può essere preda di microrganismi nocivi che ne alterano la qualità. Prestare attenzione all’arieggiamento della cantina e all’uso di sostanze che tamponino il processo di alterazione.
Luna nuova: si consiglia di non lavorare alcun tipo di vino. Lasciarli riposare.
Luna primo quarto: si consiglia di lavorare ed imbottigliare vini frizzanti, poichè questo periodo ne garantisce una buona qualità.
Luna piena: periodo ottimale per la lavorazione di tutti i vini.
Luna ultimo quarto: periodo ottimale per l’imbottigliamento di vini dolci e destinati all’invecchiamento
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